Grace Jones ispira la collezione Sebastian Milano

Il nuovo corso del brand con il direttore del design Dori Hazan e l'apertura della showroom
Luogo simbolo della disco music, lo Studio 54 di New York è stato il fulcro del mondo musicale pop e artistico di fini anni Settanta, frequentato da personaggi eccentrici e provocatori anche nell'abbigliamento. Fra questi Grace Jones (oggi settantacinquenne), cantante, attrice e modella carismatica, che ha iniziato nella moda lavorando per Kenzo e Saint Laurent. E' a quel periodo iconico e alla sua personalità eclettica e anticipatrice dello stile genderfluid, che si ispira la collezione Sebastian Milano per la primavera-estate 2024, disegnata dal nuovo direttore creativo del brand, l'israeliano Dori Hazan, con un passato da Missoni come responsabile degli accessori. Nasce così il modello ultra femminile Muse, in edizione limitata, omaggio al cappello di Philip Treacy indossato da Grace Jones e scattato nel 1998 da Kevin Davies. A partire da Muse, Sebastian introdurrà ogni stagione un modello speciale, con solo 99 paia in vendita, ognuna di esse numerata.
Luogo simbolo della disco music, lo Studio 54 di New York è stato il fulcro del mondo musicale pop e artistico di fini anni Settanta, frequentato da personaggi eccentrici e provocatori anche nell'abbigliamento. Fra questi Grace Jones (oggi settantacinquenne), cantante, attrice e modella carismatica, che ha iniziato nella moda lavorando per Kenzo e Saint Laurent. E' a quel periodo iconico e alla sua personalità eclettica e anticipatrice dello stile genderfluid, che si ispira la collezione Sebastian Milano per la primavera-estate 2024, disegnata dal nuovo direttore creativo del brand, l'israeliano Dori Hazan, con un passato da Missoni come responsabile degli accessori. Nasce così il modello ultra femminile Muse, in edizione limitata, omaggio al cappello di Philip Treacy indossato da Grace Jones e scattato nel 1998 da Kevin Davies. A partire da Muse, Sebastian introdurrà ogni stagione un modello speciale, con solo 99 paia in vendita, ognuna di esse numerata.
Ma anche le altre calzature della collezione sono permeate dal glamour della vita notturna dello Studio 54: sandali con plateau e décolleté con tacco 75 mm (è questa l'altezza più richiesta oggi, come spiega Angelica Fagioli, proprietaria e brand director), oppure ciabattine flat e mulo caratterizzate da un intreccio di listini immersi in bagno d'oro 24 carati o argento. Il focus è sulla punta o sul tallone nei modelli con gioiello dalla forma ad U che richiama il simbolo del marchio.
Con questa collezione forte e femminile, rigorosamente made in Italy e prodotta a Parma, il brand riparte per rafforzare il posizionamento sul mercato attraverso lo showroom di Milano di recente apertura.

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