Roma, 21 feb. (askanews) – Cos’è che rende l’arte tale? Una domanda complessa, ma perché fare queste inutili discriminazioni? Tutto è arte. Così, camminando in un laboratorio calzaturiero italiano, si incontra l’arte in ogni cosa, non solo nelle scarpe. Questo fu il cardine della corrente Dada nata a Zurigo nel 1916 e capitanata da Marcel Duchamp. La sua opera principale è la riproduzione del più celebre dipinto al mondo, la Monna Lisa di Leonardo, riproposta in serie e con un provocatorio pizzetto. Come quest’opera connette arte classica e contemporanea così Sebastian Milano propone una collezione che faccia da ponte tra il passato del brand ed il suo futuro. La nuova Fall Winter 2024/25, SE’LAVY, è stata presentata oggi a Milano nello showroom di proprietà in Via Pietro Paleocapa n.4.
Come accaduto per la stagione precedente una bellissima occasione per vivere in anteprima la nuova collezione e di sentirla raccontare direttamente da Angelica Fagioli e Dori Hazan, Brand & Creative Director.
Durante l’evento ha fatto la sua prima apparizione anche il secondo modello di limited edition, ispirata all’opera di Man Ray, “The Lips” (1966).
Durante l’evento ha fatto la sua prima apparizione anche il secondo modello di limited edition, ispirata all’opera di Man Ray, “The Lips” (1966).
SE’LAVY si ispira al nome dell’Alter ego femminile di Marcel Duchamp: una donna elegante, con abiti alla moda e che sfida le convinzioni dell’epoca… Non esistono più certezze, ma solo dubbi, interrogativi e dilemmi. Ready-made, reinterpretazione e fluidità di genere diventano così le fonti di ispirazione con cui Sebastian Milano realizza la sua Fall Winter 24-25.
Nasce anzitutto il modello DADA, un omaggio al prodotto più surrealista della cultura dadaista – “The Lips” di Man Ray – e il secondo progetto Limited Edition in sole 99 paia: un sandalo nero, adornato da labbra ‘imperfette’ che vogliono ridonare alla femminilità una naturalezza che negli anni ha rischiato di perdersi.
Nasce anzitutto il modello DADA, un omaggio al prodotto più surrealista della cultura dadaista – “The Lips” di Man Ray – e il secondo progetto Limited Edition in sole 99 paia: un sandalo nero, adornato da labbra ‘imperfette’ che vogliono ridonare alla femminilità una naturalezza che negli anni ha rischiato di perdersi.
Attorno alla corrente del dadaismo orbita poi tutta la collezione disegnata da Dori Hazan: il direttore creativo di Sebastian Milano gioca con la percezione utilizzando nuovi materiali che confondono lo spettatore. “È un jeans?” “È un bracciale? “È pelle?”
Tutto può essere tutto. E tutto, con un range size dal 34 al 44, può essere indossato da tutti. Un concetto che conferma il messaggio FEM4ALL come punto di partenza di ogni collezione. La Fall Winter 2024/25, anch’essa prodotta in Italia da esperti artigiani, è stata esposta nello showroom Sebastian Milano, contornata da utensili ed oggetti provenienti dal laboratorio di produzione ai quali sono stati affidati il senso di esistere come arte ed il compito di rappresentare il lavoro manuale che si cela dietro ogni calzatura. Sembrare ed apparire sono concetti molto diversi da essere.
È così che funziona, è così la vita. Baby Se’lavy.
Tutto può essere tutto. E tutto, con un range size dal 34 al 44, può essere indossato da tutti. Un concetto che conferma il messaggio FEM4ALL come punto di partenza di ogni collezione. La Fall Winter 2024/25, anch’essa prodotta in Italia da esperti artigiani, è stata esposta nello showroom Sebastian Milano, contornata da utensili ed oggetti provenienti dal laboratorio di produzione ai quali sono stati affidati il senso di esistere come arte ed il compito di rappresentare il lavoro manuale che si cela dietro ogni calzatura. Sembrare ed apparire sono concetti molto diversi da essere.
È così che funziona, è così la vita. Baby Se’lavy.
Credits: Askanews